venerdì 17 aprile 2020

Acquario contro il Coronavirus


Acquario di Genova
In questi ultimi mesi il mondo sta affrontando un nuovo pericolo, l'ormai famoso Coronavirus che con il suo arrivo ha occupato il nostro tempo, il nostro spazio, le nostre relazioni conquistando anche le prime pagine di giornali, telegiornali e del mondo virtuale.

È un contesto nuovo, in cui ognuno di noi cerca di districarsi tra un sovraccarico di informazioni e di fake news. In questa situazione ci sentiamo vulnerabili e insicuri per il futuro, il continuo cambiamento e l'attesa al ritorno della normalità, siamo chiamati ad adattarci ad un nuovo ritmo di vita e a norme di comportamento atte alla prevenzione.




Tutto questa situazione ha naturalmente dei risvolti dal punto di vista psicologico, si possono provare una palette di emozioni come preoccupazione, paura, ansia, angoscia, tristezza, noia, spaesamento…

Nel caso del coronavirus non abbiamo a che fare con un pericolo ben determinato, ma abbiamo a che fare con la sua contagiosità; che viene intesa come minaccia non identificabile ma che potrebbe essere sempre presente. È quindi comprensibile sfuggente e non controllabile. 


Ma vediamo come, prendersi cura dell'acquario o dei terrari dei nostri amici può aiutarci a diminuire tutto questo carico di emozioni e a rilassarci un po'.

Deborah Wells, della Queen's University di Belfast, ha pubblicato una rassegna di studi che trattano l'argomento; prendendo in considerazione gli effetti fisiologici e psicologici nel breve e nel lungo termine, mostrando che gli animali da compagnia contribuiscono al miglioramento della salute e della qualità di vita dei loro padroni. Sono molte ormai le evidenze scientifiche e le pratiche cliniche, come la Pet Therapy, che sembrino avallare questa ipotesi.

Nel primo studio nel suo genere, esperti del National Marine Aquarium, dell'Università di Plymouth e dell'Università di Exeter hanno valutato le risposte fisiche e mentali delle persone. Il team ha scoperto che la semplice contemplazione degli acquari ha portato a notevoli riduzioni della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca.

Questo ha portato a una diminuzione dei livelli di stress e quindi un aumento del benessere. E' stato anche osservato che con l'aumento del numero di specie di pesci si possano ottenere effetti benefici maggiori.


I ricercatori a tal proposito hanno condotto gli studi al National Marine Aquarium in un grande serbatoio da 550.000 litri introducendo gradualmente diverse specie di pesci.

Con la strumentazione adatta si è stati in grado di valutare l'umore, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna dei partecipanti. 



Le persone sono colpite dall’ambiente sottomarino e non riescono a distogliere lo sguardo, lo scenario è variegato, infondendocalma grazie al lento incedere dei pesci nell’acqua, ai loro movimenti sinuosi, ai colori, alle piante presenti nell’acquario, a indurre una sensazione di benessere sono anche i movimenti dell’acqua.


Secondo Deborah Cracknell gli ambienti naturali e gli animali sono fonti di benessere, proprio per questo ammirare a lungo un acquario porta a disconnettere la mente da tutti i problemi quotidiani e a rilassarsi raggiungendo livelli di concentrazione molto simili a quelli che si possono ottiene durante una sessione di meditazione. Più è il tempo passato in osservazione e maggiori sono i benefici.



In un secondo studio condotto nel 1984 da Katcher, Segal e Beck si concentrarono sugli effetti benefici dell’acquario posto nella sala d’attesa di uno studio dentistico. In particolare realizzarono due sale d’attesa, in una era presente l’acquario, nell’altra no. I pazienti che erano stati in presenza dei pesci avevano affrontato gli interventi odontoiatrici in maniera più rilassata e con minore ansia. Il difetto di questa ricerca fu il non essere supportata da misurazioni dei livelli di pressione e del battito cardiaco. 



In un terzo studio condotto nel 2013 su 70 soggetti anziani affetti da demenza e Alzheimer della durata di 10 settimane, i risultati sono stati veramente sorprendenti perché i pazienti in questo arco temporale hanno dimostrato una maggiore reattività e una maggiore propensione a riacquistare autonomia. In particolare hanno ricominciato a mangiare in maniera autonoma, riacquistato peso e per tanto le strutture in cui erano ricoverati è stato possibile diminuire la somministrazione di nutrienti.




In conclusione si vuol suggerire, anche se questo non costituisce obbligo, il consiglio di comprare un acquario o avere un animale domestico per rilassarsi, con l'intento di ritagliarsi nella vita dei momenti che possano dare piacere; gli hobby sono un passatempo molto importate, dove la perdita di tempo in realtà è un modo per riflettere e per affrontare i nostri problemi quotidiani.





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