Cosa mangiano i pesci e come dovresti nutrirli?
La
risposta non è
cosi semplice come si potrebbe pensare, sicuramente
non potrà mai essere un alimento
generico per pesci, contrariamente
a quanto molti
negozi specializzati fanno
credere. In questo articolo parleremo
di
alimentazione
per
pesci d'acquario.
Si tratta di un ambito a
cui spesso non prestano attenzione, perché a
volte
si è
mal indirizzati. I pesci hanno esigenze nutrizionali differenti
e qualora
non
fossero
rispettate
potrebbero
causare danni,
portando
la morte improvvisamente.
I
pesci mangiano una grande varietà di alimenti.
Tuttavia la loro
dieta specifica dipende dal loro ambiente naturale, dall’ecosistema
in cui vivono e da una serie di altre variabili.
Alcuni pesci sono spazzini e mangeranno qualunque cosa trovino,
mentre altri pesci dalle
verdure alla carne.
Il
metabolismo dei pesci
Questo è in gran parte determinato
dal loro ambiente, così come da caratteristiche specifiche: la loro
bocca, i denti e l’apparato digerente. I pesci sono animali
a sangue freddo per
questo la loro
alimentazione varia in base alla variazione
della temperatura
dell'acqua, ed
è il primo parametro da prendere in considerazione.Se l'acqua è calda si ha un metabolismo più veloce, quindi mangeranno di più, se è fredda mangeranno di meno. Per questo è importante tenere ogni specie di pesce nel suo range di temperatura ideale, poiché se fosse più alto o basso, si presenteranno degli squilibri al livello metabolico; e successivamente si avranno problemi con la quantità di cibo da somministrare.
Altra
importante differenza è distinguere tra pesci
erbivori, pesci ittiofagi
e
pesci opportunisti
(onnivori).
Gli
erbivori
sono in grado di digerire la cellulosa,
diversamente
i
pesci carnivori, hanno bisogno di sostanze più
essenziali come
gli
acidi grassi (omega-3)
e la loro alimentazione è più delicata, in quanto non
reperiscono
le
prede che
troverebbero
in natura;
per questa ragione dovranno essere fornite da noi.
Ecco
perché è importante conoscere
l'alimentazione
che
garantisce
la sopravvivenza dei nostri
pesci.
Quanto
cibo dare?
“E' meglio dare da
mangiare poco invece che troppo”. Dobbiamo sempre tenere in mente
questa frase quando si tratta di alimentazione dei nostri pesci. Se
si dà troppo ci si ritrova in una serie di problematiche, tra cui le
modifiche alla qualità dell’acqua, che a sua volta colpiranno i
pesci. Le cose principali da comprendere sulla sovralimentazione è
che influenzano le condizioni dell'acquario e la salute dei pesci;
poiché il cibo in surplus resta in sospensione nell'acqua e piano
piano si decompone formando ammoniaca, urea, nitriti (chiamati
assassini invisibili) e poi i nitrati e fosfati (meno pericolosi ma
sempre fastidiosi).
Come
non sovralimentare i pesci
I pesci con il tempo
imparano un pattern comportamentale causato da noi, cioè l'apertura
del coperchio, il suono del barattolo del cibo, anche la nostra
vicinanza alla vasca; questo fa si che ogni volta che uno di questi
comportamenti si verifichi loro si avvicinino per “chiedere da
mangiare”, però non dobbiamo preoccuparci, basta seguire un regime
alimentare giusto.
Tutto dipende dalle
specie che si ospitano nell'acquario, è importante ricordare che nel
loro ambiente naturale pascolano tutto il giorno. È quasi
impossibile replicarlo in acquario e quindi la maggior parte dei
pesci dovrebbe essere nutrita massimo due volte al giorno (ma
dipende).
Importante è anche il
tipo di cibo che si somministra, in base alla razza specifica, dove
ciascuna presenta bisogni di una certa varietà: cibo vivo, vegetali,
pellet e scaglie.
Per capire bene la
quantità “giusta”, la soluzione ideale è quella della
somministrazione di piccole dosi di cibo fino a che l'interesse dei
pesci non cali, eliminando sempre gli avanzi. La frequenza dipende
dalla specie: i carnivori in natura mangiano a giorni alterni prede
grosse la metà della propria taglia; quelli che mangiano in
continuazione devono ricevere piccoli pasti al giorno.
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