lunedì 27 aprile 2020

Alimentazione dei pesci

Cosa mangiano i pesci e come dovresti nutrirli?

La risposta non è cosi semplice come si potrebbe pensare, sicuramente non potrà mai essere un alimento generico per pesci, contrariamente a quanto molti negozi specializzati fanno credere. In questo articolo parleremo di alimentazione per pesci d'acquario. Si tratta di un ambito a cui spesso non prestano attenzione, perché a volte si è mal indirizzati. I pesci hanno esigenze nutrizionali differenti e qualora non fossero rispettate potrebbero causare danni, portando la morte improvvisamente.
 
I pesci mangiano una grande varietà di alimenti. Tuttavia la loro dieta specifica dipende dal loro ambiente naturale, dall’ecosistema in cui vivono e da una serie di altre variabili. Alcuni pesci sono spazzini e mangeranno qualunque cosa trovino, mentre altri pesci dalle verdure alla carne.



Il metabolismo dei pesci
Questo è in gran parte determinato dal loro ambiente, così come da caratteristiche specifiche: la loro bocca, i denti e l’apparato digerente. I pesci sono animali a sangue freddo per questo la loro alimentazione varia in base alla variazione della temperatura dell'acqua, ed è il primo parametro da prendere in considerazione.
Se l'acqua è calda si ha un metabolismo più veloce, quindi mangeranno di più, se è fredda mangeranno di meno. Per questo è importante tenere ogni specie di pesce nel suo range di temperatura ideale, poiché se fosse più alto o basso, si presenteranno degli squilibri al livello metabolico; e successivamente si avranno problemi con la quantità di cibo da somministrare.  
Altra importante differenza è distinguere tra pesci erbivori, pesci ittiofagi e pesci opportunisti (onnivori). Gli erbivori sono in grado di digerire la cellulosa, diversamente i pesci carnivori, hanno bisogno di sostanze più essenziali come gli acidi grassi (omega-3) e la loro alimentazione è più delicata, in quanto non reperiscono le prede che troverebbero in natura; per questa ragione dovranno essere fornite da noi. Ecco perché è importante conoscere l'alimentazione che garantisce la sopravvivenza dei nostri pesci. 



Quanto cibo dare?
E' meglio dare da mangiare poco invece che troppo”. Dobbiamo sempre tenere in mente questa frase quando si tratta di alimentazione dei nostri pesci. Se si dà troppo ci si ritrova in una serie di problematiche, tra cui le modifiche alla qualità dell’acqua, che a sua volta colpiranno i pesci. Le cose principali da comprendere sulla sovralimentazione è che influenzano le condizioni dell'acquario e la salute dei pesci; poiché il cibo in surplus resta in sospensione nell'acqua e piano piano si decompone formando ammoniaca, urea, nitriti (chiamati assassini invisibili) e poi i nitrati e fosfati (meno pericolosi ma sempre fastidiosi). 

 






 
 









Come non sovralimentare i pesci
I pesci con il tempo imparano un pattern comportamentale causato da noi, cioè l'apertura del coperchio, il suono del barattolo del cibo, anche la nostra vicinanza alla vasca; questo fa si che ogni volta che uno di questi comportamenti si verifichi loro si avvicinino per “chiedere da mangiare”, però non dobbiamo preoccuparci, basta seguire un regime alimentare giusto.
Tutto dipende dalle specie che si ospitano nell'acquario, è importante ricordare che nel loro ambiente naturale pascolano tutto il giorno. È quasi impossibile replicarlo in acquario e quindi la maggior parte dei pesci dovrebbe essere nutrita massimo due volte al giorno (ma dipende).









 
Importante è anche il tipo di cibo che si somministra, in base alla razza specifica, dove ciascuna presenta bisogni di una certa varietà: cibo vivo, vegetali, pellet e scaglie.
Per capire bene la quantità “giusta”, la soluzione ideale è quella della somministrazione di piccole dosi di cibo fino a che l'interesse dei pesci non cali, eliminando sempre gli avanzi. La frequenza dipende dalla specie: i carnivori in natura mangiano a giorni alterni prede grosse la metà della propria taglia; quelli che mangiano in continuazione devono ricevere piccoli pasti al giorno.
 

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