La
Famiglia di pesci chiamata Poeciliidae, dal greco poikilos (con molti
colori), appartiene all'ordine dei Cyprinodontiformes, e comprende
attualmente circa 30 generi diversi, con più di 300 specie.
Suddivise in tre sottofamiglie:
Aplocheilichtyinae,
Poeciliinae
e Procatopodinae;
questa suddivisione ci fa
apprezzare la grande varietà di questa
famiglia di pesci d'acqua
dolce.
Nel mondo acquariofilo queste specie sono una delle più diffuse negli acquari. Specie come i Guppy (Poecilia reticulata) in tutte le loro varietà di colorazione, i Platy (Xiphophorus maculatus) anche loro in molte varietà di colorazione. Per i neo acquariofili sono i pesci più consigliati per incominciare la loro esperienza; poiché molto resistenti e per la loro facilità di riprodursi in cattività ci regalano momenti emozionanti.
Sono
originarie del continente americano con una diffusione dalle
acque temperate fino
a quelle
tropicali; dal Texas fino al bacino amazzonico. Ne
esistono anche specie provenienti dall’Africa centrale e dal
Madagascar. Alcune specie, introdotte in diverse regioni del mondo,
partecipano efficacemente alla lotta biologica contro la malaria, in
quanto sono particolarmente golose delle larve della zanzara anofele
che diffondono questa malattia. Anche l’Italia è
stata
introdotta,
in molte zone paludose, un pecilide oramai largamente diffuso in
molte aree, si tratta della gambusia affinis.
I
pecilidi sono pesci di piccola taglia, le specie più grandi non
superano i 15 cm; vivono in acque caratterizzate da una fitta
vegetazione, con correnti minime e con abbondante presenza di acqua
molto dura e basica, al punto che molte specie vivono in ambienti
leggermente salmastri.
Sono pesci pacifici che vivono in branco e
occupano la parte superiore della colonna d’acqua; la bocca piccola
e rivolta verso l’alto testimonia la propensione nel catturare il
cibo appena sotto il pelo dell’acqua. I pecilidi si nutrono
principalmente di piccoli insetti, larve di zanzara e alghe verdi
essendo pesci onnivori e molto voraci.
Il
dimorfismo sessuale è molto marcato con le femmine solitamente molto
più grandi dei maschi che però sfoggiano una livrea a volte molto
più appariscente. Sono vivipari e la fecondazione interna è resa
possibile dalla particolare modificazione della pinna anale del
maschio, trasformata in un organo copulatore chiamato gonopodio,
formato dall'allungamento del 3°, 4°, e 5° raggio. Gli spermatozoi
vengono introdotti riuniti in masserelle (spermatozeugme); permette
ai maschi di deporre lo sperma direttamente nell’orefizio genitale
della femmina la quale dopo un periodo di incubazione di circa un
mese espellerà dai 20 ai 200 avannotti perfettamente formati ed
autosufficienti.
Una volta fecondate queste maturano al sicuro del ventre materno, e il guscio si rompe solo pochi istanti prima del parto, cosicché gli avannotti, relativamente grandi e già sviluppati, incominciano subito a cercare cibo e a condurre una vita del tutto autonoma. Questo garantisce un'alta sopravvivenza della prole, a differenza di quanto accade nei pesci ovipari, le cui uova prima e i cui avannotti dopo, spesso molto piccoli e con il sacco vitellino ancora da terminare, sono per molto più tempo alla mercé di eventuali predatori.
Nonostante
i Poeciliinae siano considerati spesso pesci da principianti, possono
avere invece un grande interesse per gli acquariofili più esperti e
specialisti. Nella famiglia ci sono specie importanti per gli studi
genetici, sbalorditivi sono i colori e le forme che allevatori
riproduttori seri possono selezionare. La grande e coloratissima coda
dei guppy, o la coda a lira dei portaspada sono il risultato di
selezioni operate dall'uomo, essi avrebbero ben poche possibilità di
sopravvivere in natura.
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