martedì 5 maggio 2020

Pecilidi


La Famiglia di pesci chiamata Poeciliidae, dal greco poikilos (con molti colori), appartiene all'ordine dei Cyprinodontiformes, e comprende attualmente circa 30 generi diversi, con più di 300 specie. Suddivise in tre sottofamiglie: Aplocheilichtyinae, Poeciliinae e Procatopodinae; questa suddivisione ci fa apprezzare la grande varietà di questa famiglia di pesci d'acqua dolce.
  
Nel mondo acquariofilo queste specie sono una delle più diffuse negli acquari. Specie come i Guppy (Poecilia reticulata) in tutte le loro varietà di colorazione, i Platy (Xiphophorus maculatus) anche loro in molte varietà di colorazione. Per i neo acquariofili sono i pesci più consigliati per incominciare la loro esperienza; poiché molto resistenti e per la loro facilità di riprodursi in cattività ci regalano momenti emozionanti.


Sono originarie del continente americano con una diffusione dalle acque temperate fino a quelle tropicali; dal Texas fino al bacino amazzonico. Ne esistono anche specie provenienti dall’Africa centrale e dal Madagascar. Alcune specie, introdotte in diverse regioni del mondo, partecipano efficacemente alla lotta biologica contro la malaria, in quanto sono particolarmente golose delle larve della zanzara anofele che diffondono questa malattia. Anche l’Italia è stata introdotta, in molte zone paludose, un pecilide oramai largamente diffuso in molte aree, si tratta della gambusia affinis.


I pecilidi sono pesci di piccola taglia, le specie più grandi non superano i 15 cm; vivono in acque caratterizzate da una fitta vegetazione, con correnti minime e con abbondante presenza di acqua molto dura e basica, al punto che molte specie vivono in ambienti leggermente salmastri. 


Sono pesci pacifici che vivono in branco e occupano la parte superiore della colonna d’acqua; la bocca piccola e rivolta verso l’alto testimonia la propensione nel catturare il cibo appena sotto il pelo dell’acqua. I pecilidi si nutrono principalmente di piccoli insetti, larve di zanzara e alghe verdi essendo pesci onnivori e molto voraci.


Il dimorfismo sessuale è molto marcato con le femmine solitamente molto più grandi dei maschi che però sfoggiano una livrea a volte molto più appariscente. Sono vivipari e la fecondazione interna è resa possibile dalla particolare modificazione della pinna anale del maschio, trasformata in un organo copulatore chiamato gonopodio, formato dall'allungamento del 3°, 4°, e 5° raggio. Gli spermatozoi vengono introdotti riuniti in masserelle (spermatozeugme); permette ai maschi di deporre lo sperma direttamente nell’orefizio genitale della femmina la quale dopo un periodo di incubazione di circa un mese espellerà dai 20 ai 200 avannotti perfettamente formati ed autosufficienti.

 








Una volta fecondate queste maturano al sicuro del ventre materno, e il guscio si rompe solo pochi istanti prima del parto, cosicché gli avannotti, relativamente grandi e già sviluppati, incominciano subito a cercare cibo e a condurre una vita del tutto autonoma. Questo garantisce un'alta sopravvivenza della prole, a differenza di quanto accade nei pesci ovipari, le cui uova prima e i cui avannotti dopo, spesso molto piccoli e con il sacco vitellino ancora da terminare, sono per molto più tempo alla mercé di eventuali predatori.


Nonostante i Poeciliinae siano considerati spesso pesci da principianti, possono avere invece un grande interesse per gli acquariofili più esperti e specialisti. Nella famiglia ci sono specie importanti per gli studi genetici, sbalorditivi sono i colori e le forme che allevatori riproduttori seri possono selezionare. La grande e coloratissima coda dei guppy, o la coda a lira dei portaspada sono il risultato di selezioni operate dall'uomo, essi avrebbero ben poche possibilità di sopravvivere in natura. 


Vediamo qualche esponente di questo bellissimo gruppo:

Xiphophorus variatus

Xiphophorus helleri

Xiphophorus maculatus


Poecilia latipinna
 
Poecilia reticulata













Poecilia velifera

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