Rappresentano una delle principali cause per cui questi nuovi animali da compagnia sono spesso portati a visita.
Le ustioni possono essere provocate da fattori termici, elettrici, chimici e radiazioni. Nel primo caso ( il più frequente) i maggiori responsabili sono rappresentati da cavetti riscaldanti, lampade spot e rocce. Spesso, infatti, si dispongono nella teca con superficialità non badando ai rischi che possono scaturire da un contatto prolungato con l'animale. Va ricordato che la maggior parte dei rettili non possiedono terminazioni nervose periferiche(...)
(...)e quindi possono facilmente scottarsi! La casistica delle ustioni dovute a contatto diretto con corrente elettrica o radiazioni e davvero esigua, più frequenti sono però quelle di origine chimica, provocate da un uso sconsiderato di disinfettanti non diluiti.
Anche nei rettili le ustioni possono essere suddivise in tre gradi a seconda della temperatura dell'oggetto, la durata del contatto e le caratteristiche legate alla conduttività termica dello stesso.
1° GRADO: colpiscono solo l'epidermide, provocano lesioni superficiali, arrossamento della cute e talvolta lesioni bollose. Il recupero è quasi sempre garantito in un mese circa; rare le cicatrici.
2 GRADO: Colpiscono l'epidermide e parzialmente il derma determinando una bruciatura più aggressiva della precedente. Provocano dolore, comparsa di vescicole con fuoriuscita di siero e formazione di croste.
3 GRADO: Colpiscono i vari gradi della pelle, il tessuto assume colore biancastro o nero. E' indolore a causa della distruzione delle terminazioni nervose periferiche. Spesso la guarigione richiede l'ausilio di un innesto cutaneo.
4 GRADO: viene definita tale un'ustione di terzo grado di tipo grave. Colpisce anche i tessuti sottostanti.
In generale possiamo aggiungere che solitamente questo tipo di patologie comportano necrosi dei tessuti sottostanti con conseguente colonizzazione batterica (pseudomonas) con complicazioni spesso letali. La fisiologia nei rettili ha tempi lunghi, quindi le lesioni saranno visibili dopo giorni e solo se questi ultimi sono stabulati in maniera corretta.
TERAPIA: (sempre però prima di effettuare qualsiasi medicazioni, e per lo più somministrazione di antibiotici, chiedi al tuo veterinario di fiducia)
•Bagnare la lesione con soluzione salina;
•Reidratazione (se necessaria);
•Ripulire la zona dal tessuto morto e detriti;
•Terapia antibiotica di supporto (se necessaria);
•Pomata antibiotica o antisettica sulle ustioni;
•Se possibile, avvolgere la lesione con carta trasparente sterile: riduce rischio infezione e permette ispezione senza rimuovere bendaggi;
DIAGNOSI DIFFERENZIALE: attenzione a non confondere la normale pigmentazione dell'animale con un' ustione!
PREVENZIONE: Bisogna evitare che l'animale entri in contatto diretto con la fonte di calore interponendo magari materiali come substrato e laminati vari. Ovviamente assicurarsi anche che gli oggetti riscaldanti funzionino correttamente e garantire un terrario idoneo e proporzionato alle esigenze dell'animale.
di Flavio Pesce
Le ustioni possono essere provocate da fattori termici, elettrici, chimici e radiazioni. Nel primo caso ( il più frequente) i maggiori responsabili sono rappresentati da cavetti riscaldanti, lampade spot e rocce. Spesso, infatti, si dispongono nella teca con superficialità non badando ai rischi che possono scaturire da un contatto prolungato con l'animale. Va ricordato che la maggior parte dei rettili non possiedono terminazioni nervose periferiche(...)
(...)e quindi possono facilmente scottarsi! La casistica delle ustioni dovute a contatto diretto con corrente elettrica o radiazioni e davvero esigua, più frequenti sono però quelle di origine chimica, provocate da un uso sconsiderato di disinfettanti non diluiti.
Anche nei rettili le ustioni possono essere suddivise in tre gradi a seconda della temperatura dell'oggetto, la durata del contatto e le caratteristiche legate alla conduttività termica dello stesso.
1° GRADO: colpiscono solo l'epidermide, provocano lesioni superficiali, arrossamento della cute e talvolta lesioni bollose. Il recupero è quasi sempre garantito in un mese circa; rare le cicatrici.
ustioni di 1° grado |
ustioni di 2° grado |
ustioni di 3° grado |
ustioni di 4° grado |
TERAPIA: (sempre però prima di effettuare qualsiasi medicazioni, e per lo più somministrazione di antibiotici, chiedi al tuo veterinario di fiducia)
•Bagnare la lesione con soluzione salina;
•Reidratazione (se necessaria);
•Ripulire la zona dal tessuto morto e detriti;
•Terapia antibiotica di supporto (se necessaria);
•Pomata antibiotica o antisettica sulle ustioni;
•Se possibile, avvolgere la lesione con carta trasparente sterile: riduce rischio infezione e permette ispezione senza rimuovere bendaggi;
DIAGNOSI DIFFERENZIALE: attenzione a non confondere la normale pigmentazione dell'animale con un' ustione!
pigmentazione naturale |
pigmentazione naturale |
pigmentazione naturale |
PREVENZIONE: Bisogna evitare che l'animale entri in contatto diretto con la fonte di calore interponendo magari materiali come substrato e laminati vari. Ovviamente assicurarsi anche che gli oggetti riscaldanti funzionino correttamente e garantire un terrario idoneo e proporzionato alle esigenze dell'animale.
di Flavio Pesce
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