Esemplare di Aurelia aurita |
La medusa quadrifoglio (Aurelia aurita) è una delle meduse più note e diffuse appartenente al genere Aurelia. È facilmente riconoscibile dalla forma perfettamente sferica
del suo ombrello, di un bianco diafano e trasparente, e soprattutto
dalla presenza, sulla sommità dello stesso, di quattro strutture
circolari, le gonadi, che formano una struttura a forma di quadrifoglio, da cui deriva il nome comune della specie. Possiede inoltre dei corti e sottili tentacoli
urticanti, che scendono dal bordo dell'ombrello, dandogli un aspetto
frastagliato, e quattro braccia più spesse che dipartono dal centro
dell'ombrello, evidenti però solo negli individui più anziani.
Distribuzione
Aurelia aurita è una specie cosmopolita distribuita pressoché uniformemente tra il 70º ed il 40º parallelo, e presente dunque in praticamente tutti i mari dell'emisfero boreale, dalle latitudini polari fino ai tropici. Risulta perciò comune negli oceani Atlantico e Pacifico, venendo a costituire una presenza familiare nelle acque anche costiere dell'America Settentrionale, dell'Europa, del Giappone e, seppure in minor misura, anche del Mediterraneo. Pur essendo capace di vivere sia in mare aperto che nelle acque basse, si raduna di preferenza sotto costa, sia per sfruttare la maggiore disponibilità di cibo di queste acque sia perché, essendo incapace di opporsi al flusso delle correnti, vi viene spesso spinta anche in grandi concentrazioni. Viene spesso ritrovata in zone costiere riparate e ricche di nutrienti quali i grandi estuari dei fiumi, i porti e le insenature (naturali o meno), spingendosi spesso anche all'interno di grandi paludi e lagune salmastre. Può sopportare una temperatura dell'acqua che va dai −6 ai 31°C, con un optimum tra i 9 e i 19°C.Particolare dei tentacoli esterni della medusa. Nella zona centrale sinistra è possibile vedere un piccolo crostaceo catturato, che verrà poi trasportato nella cavità gastrovascolare dove sarà digerito. |
Biologia
foto delle meduse |
Anatomia e fisiologia
Ciclo vitale |
Ciclo vitale
La A. aurita, come la maggior parte degli cnidari, possiede un ciclo vitale costituito da vari stadi larvali: dopo la schiusa dell'uovo nasce una medusa nello stadio giovanile, chiamato planula, che possiede piccole cellule ciliate in grado di filtrare l'acqua, e solitamente giace adagiato sui fondali. Qui evolve nello stadio di scifistoma, uno stadio polipoide sessile, quindi che vive fissato sul fondale o su un'alga, che si riproduce asessualmente. Lo scifistoma raggiunge in seguito lo stadio di strobila, nel quale aumenta le proprie dimensioni e il suo corpo si suddivide trasversalmente, ad iniziare dalla parte apicalea. Ogni sezione trasversale createsi si evolve ulteriormente in una efira (o ephyra), liberamente natante. L'efira darà poi a sua volta origine ad una medusa adulta. Meduse adulte di sesso opposto si riproducono sessualmente, rilasciando poi le uova fecondate in mare.foto della Aurelia aurita |
Ecologia
A. aurita viene predata da numerosi organismi marini di grandi dimensioni; i suoi principali predatori sono alcuni uccelli marini, pesci come il pesce luna e rettili marini, prima fra tutti la tartaruga liuto. Può essere predata anche da altri cnidari: in particolare idromeduse (come Aequorea victoria) e scifomeduse (come Phacellophora camtschatica). Anche gli esseri umani spesso cacciano questa medusa: in particolare in Giappone, in Cina, in Indonesia e nelle Filippine tale creatura è considerata una comune pietanza e come tale viene ricercata.Qui vi propongo alcune letture molto interessanti
Biologia marina. Biodiversità e funzionamento degli ecosistemi marini
Meraviglie del Mediterraneo. Guida al riconoscimento degli organismi marini
Atlante illustrato del mare
Il grande atlante del mare
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